If you can’t eat, just write.

domenica 19 gennaio 2014

 Io i rivoluzionari del XXI Secolo più mi sforzo di capirli e meno ci riesco. Ragazzi e ragazze che non fanno un emerito cazzo dalla mattina alla sera e poi scendono in piazza a manifestare contro la pubblica istruzione che nega loro un futuro.
Ma io dico, giovane rivoluzionario, fai fatica a leggere i libri di Benni, non sai chi sia Churchill, critichi Leopardi, rifiuti la filosofia, aborri la matematica e la fisica, critichi la religione spacciandoti per amante della scienza, ma non sai chi sia Darwin e cosa abbia teorizzato. Rifiuti il latino, ma “Carpe diem”, perchè un tuo amico coglione qualunque l’ha sputato un fottutissimo sabato sera qualunque; il greco non lo nominiamo nemmeno, inglese, francese, spagnolo, cosa sono? Il cinese, poi? Ah, ah, ah, “per quale motivo dovrei imparare la lingua dei gialli di merda tutti uguali, ah, ah, ah”. Vivi in Italia, ma non conosci Santa Maria Novella, o le Torri degli Asinelli, anzi saresti capace di ridere alla parola “asinelli”; d’altronde anche storia dell’arte ti fa schifo, beh, sì, cosa mai ci sarà di bello nello studiare la bellezza?
Ora io chiedo, a chi bene non so con esattezza, ma chiedo: con quale pudore riesci a criticare tutto e tutti, se tanto non hai voglia di fare un cazzo? Non puoi pretendere di avere un futuro se non te lo costruisci. Studia, leggi, informati, chiedi, rompi i coglioni ai tuoi professori, domanda, sii umile e datti da fare, invece che inneggiare a qualche fantomatica ribellione o agitazione popolare. Perchè, ricorda, di ‘68 ne è bastato uno. 
amantedellarte (via amantedellarte)

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