La
Bambola di Kokoschka
Non
prendiamoci in giro: non amiamo le persone, amiamo l’idea di amarli.
Amiamo
il modo in cui ci si sente all’idea di stare con quella persona,
amiamo
le sensazioni che si provano nel condividere momenti con quella persona,
amiamo
i cambiamenti che quella persona induce
in noi…
ma
chi è quella persona?
Un
fidanzato? Un marito? Un amico?
Una
bambola, come quella di Kokoschka.
Un
simbolo, un custode, uno scrigno da riempire e a cui affidare il nostro tesoro
più grande: un’idea; ma non una a caso, bensì l’idea che ci siamo fatte di quella persona, quell’idea che ridipinge il profilo reale di quest’ultima,
rendendola perfetta hai nostri occhi,
quell’idea
capace di far susseguire al minuto più incantevole della nostra vita, quello
più infernale,
quell’idea
che ci stravolge la vita, che ci porta a prendere decisioni assurde, senza il
minimo senso,
quell’idea
che toglie il fiato, che fa tremare d’estate e sudar freddo d’inverno,
quell’idea…
un’idea, una pura e semplice idea.
Ilaria
Salerno
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