If you can’t eat, just write.

giovedì 16 gennaio 2014

La Bambola di Kokoschka

Non prendiamoci in giro: non amiamo le persone, amiamo l’idea di amarli.
Amiamo il modo in cui ci si sente all’idea di stare con quella persona,
amiamo le sensazioni che si provano nel condividere momenti con quella persona,
amiamo i cambiamenti che quella persona induce in noi…
ma chi è quella persona?
Un fidanzato?  Un marito?  Un amico?
Una bambola, come quella di Kokoschka.
Un simbolo, un custode, uno scrigno da riempire e a cui affidare il nostro tesoro più grande: un’idea; ma non una a caso, bensì l’idea che ci siamo fatte di quella persona, quell’idea che ridipinge il profilo reale di quest’ultima, rendendola perfetta hai nostri occhi,
quell’idea capace di far susseguire al minuto più incantevole della nostra vita, quello più infernale,
quell’idea che ci stravolge la vita, che ci porta a prendere decisioni assurde, senza il minimo senso,
quell’idea che toglie il fiato, che fa tremare d’estate e sudar freddo d’inverno,
quell’idea… un’idea, una pura e semplice idea.


Ilaria Salerno


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